domenica 10 maggio 2015

Ohm e la legge sui conduttori di elettricità

Fin dall'Antichità i fenomeni elettrici avevano attratto l'interesse dell'uomo. Già Talete aveva studiato i fenomeni di elettricità statica causati dallo sfregamento dell'ambra e di altri materiali. E' a cavallo fra il Settecento e l'Ottocento che il fenomeno dell'elettricità viene analizzato in maniera più precisa e curata, portando alla fomulazione delle leggi e dei principi validi fino ai giorni nostri. Uno dei più importanti ricercatori in questo campo è George Simon Ohm.

George Simon Ohm nacque il 16 marzo 1787 e morì il 6 luglio 1854. Negli anni 1826-1827 formula quelle che verrano poi note come "le leggi di Ohm", vere e proprie pietre miliari della scienza dei fenomeni elettrici. E' proprio nel 1827 che Ohm pubblica "Die galvanische Kette mathematisch bearbeitet", un libro contenente tutte le sue osservazioni e le sue nuove leggi. 

A questo punto, un elenco delle leggi contenute nel libro ci sembra eccessivo e poco utile, perciò ci limitiamo a riportare la prima e la più conosciuta delle "leggi di Ohm":

Prima legge di Ohm:
<< L'intensità ( I ) della corrente elettrica che attraversa un conduttore (cioè la quantità di carica elettrica che attraversa una sua sezione in un secondo) è funzione diretta della differenza di potenziale ( V ) applicata ai suoi capi e risulta inversamente proporzionale alla resistenza ( R ) del conduttore stesso>>.

In simboli:
 I  = V  / R


Per ulteriori informazioni:

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