martedì 12 maggio 2015

1827 in Musica - parte prima



Chi avrà letto questo blog avrà certamente notato la tematica prevalentemente scientifico-tecnologica dei post al fine di evidenziare quanto l’Ottocento sia stato importante per lo sviluppo della civiltà moderna. 
Le arti e la musica, in particolare, sanno cogliere gli stimoli derivanti da un cambiamento della società, modi di vivere, e li trasmette attraverso le proprie opere. In campo musicale tutto ciò si traduce da un lato nella ricerca di nuove armonie e nuove forme musicali,  e dall’altro nell’inventare nuovi strumenti musicali o migliorare quelli già esistenti. Non bisogna dimenticare che siamo nel secolo del Romanticismo, e quindi musiche molto intense, capaci di generare intense emozioni, sentimenti, che evocano ricordi  ed esperienze personali.


Il 26 marzo 1827 muore Ludwig Van Beethoven, ultimo esponente del classicismo Viennese. Il contributo di tale personaggio alla musica, e in particolare alla musica per pianoforte, è immenso. Egli sarà uno dei modelli per tutti i compositori romantici, per l’intensità delle sue musiche, che  spaziano dall’eroico al notturno, per le dinamiche, per la voglia di libertà. Sonate come “La Tempesta”,  “Hammerklavier”, “La Patetica”, e ancora, la famosissima “Per Elisa”, “Chiaro di luna” e ”Aurora”, sono alcune tra le sue più celebri composizioni per pianoforte, mentre tra le sinfonie ricordiamo la sinfonia N°3, detta <<Eroica>>, e la sinfonia N°9, conosciuta da tutti come <<La nona di Beethoven>>.


Suonata da uno dei migliori pianisti del XX secolo, Sviatoslav Richter, 
la sonata No. 31 Op. 110 in La bemolle maggiore. 
 


 La celebre <<Nona di Beethoven>> diretta da Leonard Bernstein ed eseguita da varie orchestre sifoniche tra cui ricordiamo:
London Symphony Orchestra, New York Philarmonic e Orchestra of Paris.



[continua...]

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