mercoledì 8 aprile 2015

Il primo fiammifero a sfregamento

Agli inizi dell'ottocento possedere fiammiferi nella propria abitazione non era cosa banale come al giorno d'oggi. I pochi fiammiferi in circolazione, oltretutto, non erano molto efficienti, e spesso non funzionavano. 
Una soluzione al problema venne scoperta quasi per caso dal chimico inglese John Walker nel 1826: mentre era intento a preparare una miscuglio di sostanze chimiche per fuochi d'artificio, un pezzo di legno cosparso di tale materiale cadde sul caminetto e immediatamente prese fuoco. Walker si rese subito conto  dell'enorme potenzialità di quella scoperta casuale e cominciò a perfezionare la formula.


Ogni confezione conteneva una striscia di carta vetrata ripiegata su se stessa, attraverso cui il fiammifero doveva essere sfregato per accendersi.


Si era così ottenuto il primo fiammifero a sfregamento della storia, formato da bastoncini di legno o strisce di cartone cosparse di zolfo con Solfito di Antimonio, Clorato di Potassio e gomma sulla punta.

Per la prima volta al mondo si poteva ottenere del fuoco in modo facile, veloce ed economico. La prima scatola di fiammiferi venne venduta il 7 Aprile 1827 al prezzo di uno scellino. Il nome che Walker diede ai suoi fiammiferi fu "The Congreves" in onore dell'inventore inglese Sir William Congreve.


Scatola da 50 fiammiferi "The Congreves", 1827.

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